Luca Viganò - Ramingo
Se i romanzi scritti per emozionare l’universo femminile vengono definiti come Rosa, Ramingo potrebbe essere il capostipite di un nuovo genere, Azzurro. Come i grandi romanzi, le fiabe e tutta quella letteratura volta ad insegnare una morale al lettore, così il protagonista si ritrova ad addentrarsi nella Selva Oscura della propria quotidianità che potrebbe essere il vissuto di chiunque, alla ricerca del motore della
nostra vita, l’amore. Struggendosi, sbagliando e pagando per i propri errori, perché per tutta la nostra esistenza possiamo trovarci a cercare la felicità, ma bisogna essere pronti per essere felici. A volte ci tratteniamo nella certezza delle nostre infelicità, perché le conosciamo, mentre quelle che ci sono lì fuori sono sconosciute, terribili forse, di sicuro oscure e poco familiari, allora cerchiamo sempre e soltanto di guardare ciò che ci sta vicino, sia pur esso semplice dolore, cercando una soluzione per i nostri problemi, ma basandoci proprio su quelli. Siamo vili. Manchiamo di coraggio. Il coraggio di essere felici. Troviamo l’amore della nostra vita, ma siamo destinati a perderlo ed a soffrirne perché siamo tutto ciò che non vorremmo essere. L’esatto opposto degli eroi.